Ho ricevuto questa bella storia vera, mi sembra indicata per augurarvi Buona Pasqua, anche se sappiamo che marea di sangue innocente verrà fatto scorrere, sappiamo che si mangerà sofferenza tortura, piccoli strappati alle madri, per cosa....per festeggiare la pasqua...chissà perchè quando gli umani festeggiano si fa strage di animali, per matrimoni natali pasque o anche solo per passare una buona domenica...orribile qull'odore di cadaveri cotti sulla brace in un bel prato al sole..ma come fate? Scusate ma a me sembra così orribile, se uno ci pensasse, se uno vedesse la breve e dura vita di quell'animale sulla brace, alla maggior parte delle persone verrebbe da piangere, non festeggiare...spegnete i fuochi accendete i cuori..., .
MI CHIAMO FRANCISCO...
Bèèèèèèèèèèè… mi chiamo Francisco, o meglio ad essere sincero con voi miei cari fratelli umani, io non pensavo di avere un nome, e giammai di avere così tanti amici parlanti. Ma poi un bel giorno... voglio raccontarvi tutto dall’inizio e regalarvi la mia magica storia.
Da quando sono nato mi ricordo soltanto di ruvide mani che mi spostavano da una parte all’altra, mani che mi tiravano e trascinavano per la mia acconciatura (che voi chiamate corna) mani che non avevano mai volti o suoni o dolci parole….bèèèèèèèè… figuriamoci se potevano darmi addirittura un nome. Non facevo mai in tempo ad ambientarmi ad una siepe, o ad affezionarmi ad una capretta sorellina,che puf…come d’incanto sparivano, ed io in un battibaleno, (sempre senza gentilezza) venivo trascinato per chissà dove.
Ma cari amici sto imparando che la Natura è pur sempre magica, anche quando pensi, (a testa bassa in un angolino) che ormai tutto è perduto. Da qualche tempo mi trovavo ospite… (bèèèè… noi ci sentiamo sempre così: “ospiti” e mai a casa) appunto come vi stavo dicendo,mi trovavo ospite presso un’ orticello... quelli urbani con tante lamiere intorno, mi trovavo insieme ad altri fratellini e sorelline, due cagnotti e…due graaandi manone che ci portavano a spasso per brucare l’erbetta buona.
Tutto sommato non era male, diciamo che mi adattavo, sempre…puf finchè un bel giorno non sarei sparito anch’io, per andare in quel brutto posto dove non si torna più. …questa è la nostra vita e noi, malgrado ciò non portiamo rancore verso i nostri fratelli umani. Per non parlare poi, quando ci mettono quella brutta cosa intorno al collo, si! la corda proprio quella, allora comprendete che fra tutto quanto,qualche volta ci indispettiamo un po anche noi. Ma mai come avvenne quella brutta sera, che invero sentivo già nell’aria odore di guai, e mentre guardingo ascoltavo il buio intorno, tutto ad un tratto un cagnotto,(probabilmente anche lui arrabbiato perché non compreso) o forse affamato chissà… decide di fare di me una costoletta….
! pensai fra me e me: . Amici cari; non potete nemmeno immaginare che sofferenza,continuava a mordermi dappertutto,fino a che non si avventato interamente sulla mia zampetta anteriore, ed a quel punto persi ogni speranza. Rosicchia e rosicchia…avessi almeno potuto muovermi, ma ero legato,ero totalmente in trappola. Nei dintorni non c’era nessuno, e nessuno udiva i miei belati, anche se urlavo forte Trascorsi così tutta la sera e tutta la notte,sanguinavo e faceva freddo,e le mie sorelline e fratellini piangevano con me, ed io soffrivo molto
. Poi al mattino ad un tratto sentì delle voci, suoni dolci, e mi dissi: < Sono quelle creature umane che hanno anche volti, e sono quelli che portano a spasso i cani. Iniziai a belare a squarciagola, belavo, belavo,e belavo….e finalmente il cielo mi ascoltò. Prima ci fu grande trambusto,e poi…tante mani, mani, ed ancora mani che mi afferravano, ma questa volta con dolcezza e con amore e con dolci parole .
Ero intontito dal dolore quasi svenivo, ma capì che quelle mani mi stavano salvando. Via! finalmente (stentavo a crederci) ma ero fuori dal pericolo. Anche se, subito dopo,seppur molto malconcio mi resi conto di essere al sicuro, in un gabbiotto tutto per me, con tanta paglia e fieno,ma paradossalmente tutt’intorno era pieno a zeppo di cani.
Cani meno arrabbiati provai a pensare,e trovando calore finalmente crollai. Da quel giorno uscivo dalla casupola solo per andare dall’umano che guarisce, siringhe, cerotti,pomate e tante altre cose strane che però sentivo che mi facevano bene. Passarono giorni e giorni così,fra riposo e casa bianca , quella che voi chiamate ospedale. Nel frattempo cercavo di stare meglio ma ero sempre comunque in ansia, per via del fatto che temevo, che poi sarei ritornato comunque in quel brutto posto, ed avrei rivisto quelle grasse manone, che mi facevano più paura del cagnotto arrabbiato. Ed anche se ero dispiaciuto per le mie sorelline rimaste lì, non avrei voluto tornarci mai più.
Difatti ognuno di noi ha una stella che lo guida, ed io per questo non ci tornai più. Dopo molti e molti giorni trascorsi come ospite d’onore,(e per un bizzarro destino) prima nella casa dei cani, e poi in un’ albergo di prima classe, pieno di dottori umani che mi guarivano….sentivo che si avvicinava una nuova avventura,benché devo ammettere che non mi trovavo niente male,ed ogni giorno scoprivo qualcosa in più.
Poi arrivò il tempo,e la mia strana amica umana, baciandomi, mi disse sussurrandolo dolcemente: giuro che hai trovato CASA
. Bambini che avventura meravigliosa,ora solo mani dolci mi accarezzano, e con caldi toni mi parlano, e con discreti inviti mi accompagnano,e …poi tanto e… tanto fieno. Ma il momento veramente magico, si presenta sempre come un suono; un suono che risulta un vero toccasana per me, anzi a dire il vero la prima volta che lo udì, mi procurò una vera e propria trasformazione, facendomi diventare quello che sono ora qui.
. In quest’ isola felice, insieme a bellissime ed affascinanti sorelline a tanti asini dolci e buffi, persino cani !… ma felici, ed una mamma umana che parla come noi.
Questo suono mi procura ogni volta un’immensa felicità, e ripetendosi diventa una magica filastrocca: FRANCISCOOO, FRANCISCOOOO….FRANCISCO …..
Eccomi , eccomi ! sono qua! E….. ….bèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè Zoppicando qua e là ho trovato la Felicità !