Vi ricordate SOLO POSTI IN PIEDI?



foto testimonianza


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Ciao Eleonora,La nostra avventura è cominciata un pò per caso, con Ciccio, il buldog americano malato che ci ha fatto compagnia per 6 mesi e che ci ha incaricato, prima di morire, di continuarla con un suo fratello peloso..... eccomi ora qui con OTTO, il nostro nonnino di famiglia....si è ambientato da subito e le altre tre cagnolone l'hanno accettato benissimo. Sono ormai due mesi che vive con noi: mai una pipì in casa, quando deve uscire si fa capire benissimo; è sordo come una campana e fa delle espressioni buffissime....!Ha uno sguardo magnetico ed adora le coccole! Come ti ho detto, è un nonnino di oltre 10 anni, in buona salute, che adesso, sebbene con una zampetta che a volte cede, addirittura salta come una capretta quando ci vede di ritorno dal lavoro.. E' una sensazione bellissima, indescrivibile, vedere i cambiamenti che ha fatto nel giro di due mesi, non solo dal punto di vista estetico (è diventato un cane bellissimo!) ma della personalità che emana un continuo e crescente amore, ogni giorno che passa.
Liberare un cane adulto è un'esperienza meravigliosa che consiglio a chiunque abbia un pò di spazio ed un pò di tempo da regalare. Loro necessitano di davvero poco: un pò di pappa ed un tappetino per dormire ed in cambio ripagano con amore, tanto amore incondizionato.

Da leggere la testimonianza di chi aveva salvato la gatta Lulù ex Patata

Ciao Eleonora, ti ricordi di me? Sono Katia, che adottò Lulù (ex Patata) Sono passati circa due anni ed un sacco di cose sono successe, molte belle ed una meno bella. Comincio da questa: Lulù se ne è andata circa 6 mesi fa, un pomeriggio. Lulù, per tutto il tempo che è stata a casa mia, ha continuato a vivere nella sua scatola/cuccia in cui era stata messa appena arrivata da noi. Scendeva di tanto in tanto, ma di nascosto da noi. Qualche volta veniva vicino, arrotolando la coda e strisciandosi contro le gambe per avere le carezze...ma dopo pochi minuti, se ne andava e tornava nella sua cuccia. Noi avevamo imparato che a lei piaceva così e rispettavamo la sua volontà. Ma Lulù aveva qualcosa di più che il carattere riservato. Aveva problemi che, ci ha detto il veterinario, erano il risultato di condizioni passate brutte che l'avevano segnata per sempre. E così, un sabato pomeriggio, nel giro di poche ore si è addormentata nella sua scatola/cuccia e quando mi sono avvicinata per accarezzarla, mi sono accorta che si era addormentata per sempre...piccolina, dopo tutto quello che doveva avere passato in vita sua, aveva scelto di andarsene sola, quasi non volesse disturbare,..in silenzio.

Nel frattempo, e passo alle novità belle, ho ricominciato ad andare a fare volontariato al canile della mia città. Ho "ricominciato" perchè già ci andavo in motorino quando avevo 15 anni. E come tu sai, cominciare a fare volontariato al canile diventa una (bellissima) dipendenza. Lavorando, ci vado il week end, portando anche mia figlia di 6 anni che adora tutti gli animali (tranne i serpenti!), ed oltre ai magnifici volontari che ho trovato e con cui condivido questo grande amore per tutti i ns amici pelosi, ho adottato alcuni di loro. Già avevo Eva, una specie di bassottina poi, trasferendomi finalmente in una casa con giardino, la famiglia è aumentata con Cara, pelosona nera che ha fatto gli occhi dolci al mio fidanzato (anche lui ora viene al canile e porta a passeggio i cani grandi e che tirano) e divorato il divano e scarpe a me. Poi Tessa, un meticcio beagle, conosciuta durante il volontariato . Su di lei potrei scrivere un libro, su come ci siamo "conquistate" a vicenda. Ora Tessa è la mia ombra.

Un mese fa, poi, è arrivato Ciccio, un bulldog americano. Ciccio è arrivato al canile a fine dicembre, in uno stato pietoso, ricoperto di ferite e piaghe. Faceva una pena incredibile. Aveva una pancia enorme ed allo stesso tempo la spina dorsale sembrava perforargli la schiena per uscire, tanto era patito. Respirava male e non voleva camminare....dopo qualche settimana, vedendolo peggiorare l'ho portato dal veterinario che mi ha confermato una brutta malformazione cardiaca e l'ascite. Oltre a dirmi che Ciccio non vivrà a lungo, max 6 mesi...come potevo riportarlo al canile?? Così , dopo una breve riunione di famiglia, l'abbiamo portato a casa nostra ed ora con ben tre farmaci (tot 10 compresse al dì), Ciccio vive bene. Presto, però, le medicine perderanno di fare effetto e Ciccio potrebbe peggiorare. Nel frattempo noi ce lo godiamo a 360°. E' un pacioccone e credimi, lui capisce quanto stiamo facendo per lui, dimostra la sua gratitudine continuamente.

. Insomma, Eleonora, ora la mia famiglia è numerosa. Il lavoro non manca tra fare le pappe, somministrare le medicine, pulire i pavimenti su cui passano 16 zampe bagnate,....ma noi siamo così felici e non potremmo mai fare a meno dei nostri cani.... Visito il tuo sito ogni giorno, gioisco per le belle notizie e mi rattristo per quei cani che muoiono senza avere mai provato la gioia di un padrone che lo chiama per nome, di una cuccia tutta per loro, di una carezza e per favore, continua a fare quello che fai. Ti mando alcune foto (I ns cani e mia figlia al canile che si prende cura dei cuccioli) Un abbraccio Katia

PS Sai qual è per me la cosa più gratificante (che è avvenuta, tra l'altro, con il mio cane Tessa - la simil beagle)? Vedere la "trasformazione" di alcuni cani che vengono da situazioni particolari. Quando ho conosciuto Tessa, lei era in canile già da qualche mese ma non usciva mai dalla cuccia. Io, che al canile pulisco i box non l'avevo mai notata. Poi mi dicono di lei e della sua storia: lasciata al canile perchè il nonno della famiglia la picchiava da mattina a sera, perchè lei abbaiava e cercava di uscire dalla recinzione.
Ho cominciato a sedermi nel box e avvicinare poco a poco la mano al suo muso, perchè mi annusasse, mi conoscesse. Poi, weekend dopo weekend, ha cominciato ad uscire dalla cuccia ed ha cominciato ad osservarmi. Era il Natale del 2008. Poi un giorno sono riuscita ad avvicinare la mano al suo capo, per accarezzarla. Lei ha abbassato il capo, chiuso gli occhi, con aria rassegnata in attesa delle botte:mi ha raggelato il cuore. le ho accarezzato il capo, velocemente..e lei ha sollevato il capo e mi ha guardato a lungo..Non erano botte, ma una cosa che non conosceva o non ricordava più, ma che le piaceva; ha allungato la testa e l'ha portata alla mia mano;: ne voleva un'altra!

Così, per un po’ di mesi, Tessa ed io ci siamo viste i fine settimana e qualche mattina, prima di andare la lavoro, la portavo per una passeggiatina. Sai che riconosceva il rumore della mia macchina quando arrivavo al canile? La trovavo infatti già davanti alla porta del suo box, seduta, in attesa di pettorina e guinzaglio. Naturalmente era un dolore riportarla dentro e lasciarmela alle spalle mentre uscivo dal canile. Poi ad agosto ci siamo trasferiti nella casa nuova con giardino e lei aveva già trovato posto nel mio cuore ed in quello della mia famiglia, che non è stato necessario fare una riunione di famiglia: Tessa veniva con noi.

 






 

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