Fonte testo e foto: Tiermord
Cosa abbiamo
fatto a Rodney
L'orrore nei laboratori
Ogni anno soffrono e muoiono oltre 1 milione e mezzo di animali nei
laboratori tedeschi. Le cifre pubblicate ogni anno dal Ministero dell'Agricoltura
si riferiscono alla specie ed alla quantità degli animali da
laboratorio usati e lo scopo dell'utilizzo. Ma queste statistiche flebili
rispecchiano solo una facciata non precisa dell'effettiva situazione.
Da una parte viene presa in considerazione solo una parte degli animali
uccisi per scopi scientifici. Animali a cui vengono tolti organi o che
servono per sieri o per ottenere vaccini, dal 2001 per la prima volta
vengono conteggiati, mentre tutti gli invertebrati ed animali che muoiono
o vengono uccisi all'allevamento, durante il trasporto o dove vengono
mantenuti, non rientrano ancora nelle statistiche ufficiali. Tra l'altro,
molte domande restano senza risposta. Cosa accade agli animali nella
ricerca? Chi c'è dietro? Dove vengono effettuate le ricerche?
Per quali settori scientifici muore la maggior parte degli animali?
Le ricerche su animali sono veramente così poco dolorosi come
afferma la Lobby dei laboratori di ricerca con animali?
Il destino
di Rodney
di Peter M. Henricksen
L'abbiamo chiamato
Rodney. Era un grande meticcio di pastore tedesco.
Un orecchio l'aveva dritto,l'altro lo faceva penzolare quando camminava.
Era, solo esteticamente, nulla di particolare , uno come tanti delle
migliaia di cani che sono al mondo. Allora ero nella specializzazione
veterinaria e lui proveniva da un rifugio locale. Nei tre mesi successivi
quattro di noi hanno fatto interventi chirurgici su di lui.. Era sempre
felice quando ci vedeva e sbatteva la sua coda contro la grata della
sua piccola gabbia.
La vita di Rodney non era granché: una pacca gentile sul sedere
ed una breve passeggiata erano i momenti salienti della sua giornata.
Come prima cosa l'abbiamo castrato. Normalmente in 20 minuti lo si faceva
ma per lui c'è voluto mezz'ora, ed a causa di un'eccessiva dose
di narcotico, si è risvegliato solo dopo 36 ore.
Due settimane dopo,
per scopi di ricerca, l'abbiamo operato all'intestino, l'abbiamo aperto
e richiuso. Ma non bene, perché il giorno dopo la cucitura si
era aperta e lui sedeva sul suo intestino tenue. In tutta fretta l'abbiamo
ricucito. Ed è sopravvissuto.
Ma c'è voluta una settimana affinché potesse rincamminare.
Ma comunque lui ci scodinzolava con la sua coda e ci salutava così
contento, per quanto le sue forze glielo permettevano.
La settimana dopo,
di nuovo narcotizzato, gli abbiamo rotto una gamba e gliel'abbiamo riparata
con una matita di metallo. Dopo questo intervento sembrava che Rodney
avesse dolori in continuazione. La sua temperatura è aumentata
e non era più lo stesso. Nonostante gli antibiotici, non si è
ripreso. Non poteva più camminare e quando lo andavamo a trovare,
scodinzolava pochissimo. La sua gamba era rimasta tesa e gonfia. Un
pomeriggio l'abbiamo poi soppresso. Con la vita che uscì dal
suo corpo, la mia posizione sulla ricerca con animali cominciò
a cambiare.
Ora sono dell'opinione che ci sono riflessioni morali ed etiche che
superano una possibile utilità.
Solo per il fatto che, per caso , siamo la specie più potente
sulla terra , abbiamo sì il potere, ma non il diritto di maltrattare
i cosiddetti "animali inferiori". Lo scopo non santifica i
mezzi.