Ciao Pochino

Estate autunno inverno, non siamo arrivati in primavera, l’avevo chiamato Pochino non per niente.. Pochino il cane con la zampetta sempre alzata. Era lui che teneva la mano a me dal veterinario, aggrappato persino con gli artigli fuori, eravamo uniti nel dolore di lasciarci,  il mostro che aveva in bocca, oramai non faceva più passare niente…ne cibo ne liquidi, lui ci provava apriva il “becco” come sempre ma non passava più niente, ed anche solo provarci urlava dal dolore. Mi ha fatto capire cosa dovevo fare, e lui teneva la mano a me…

Pochino è stato chiamato così nella speranza che viva ancora un pochino. Randagio da molto tempo non si lasciava catturare, quando poi sono riusciti a prenderlo in canile si sono accorti dei suoi gravi problemi; divorato dalle zecche e pulci, ma quello si risolve, il suo problema devastante è in bocca, non ha più la lingua, consumata  da un tumore. Ma a volte capita che qualcuno era nel posto giusto al momento giusto per lui. Pochino è stato visto da una persona che non è riuscita a lasciarlo lì, da la zampa sempre di continuo, guarda lei come avesse una visione e si prodiga a bere ed a mangiare come può, e per ora… ci riesce. Speriamo abbia ancora un Pochino di vita serena, chissà come sta chi l’ha abbandonato?!

Condividimi: